Una buona notizia, l’inganno della Lega e il mitico Eraldo Isidori

Una buona notizia, l’inganno della Lega e il mitico Eraldo Isidori

La bella notizia è che l’Italia è stata promossa dall’Europa in tema di carceri.Più precisamente, vengono riconosciuti “progressi rilevanti” nella tutela dei diritti fondamentali della persona. Ciò accade grazie alle leggi approvate dagli ultimi governi, che riducono la permanenza in carcere ricorrendo agli arresti domiciliari, all’affidamento ai servizi sociali, al ricalcolo della pena residua. Senza contare gli effetti attesi dall’abrogazione della legge Fini-Giovanardi sulle droghe, che dovrebbe rimettere in libertà migliaia di consumatori di droghe leggere che dappertutto dovrebbero stare tranne che in galera.

I dati parlano di circa 200 detenuti in meno alla settimana nei primi mesi del 2014, mentre a breve sarebbero pronti altri 4500 posti nei vari penitenziari italiani. Fin qui, complimenti ai ministri Paola Severino, Annamaria Cancellieri, Andrea Orlando. Sarà anche vero che il giudizio europeo è più “sentito” quando si tratta delle pagelle economiche, ma le sanzioni che rischiamo a causa delle condizioni delle nostre prigioni non sono poca cosa, senza contare la portata morale e di immagine per un paese ricco e democratico che non riesce a mantenere un sistema carcerario efficiente, umano, dignitoso.

Ma, come sempre, c’è chi avvelena i pozzi. Prendiamo Nicola Molteni, giovane deputato della Lega Nord. Non lo conoscevo e l’ho scoperto l’altra sera a “La 7”. Rispetto a Matteo Salvini ha un eloquio forbito, un retroterra probabilmente giuridico, e nel complesso sembra il volto civile della Lega 2.0, che in televisione non spedisce più il duro e puro Mario Borghezio. Ebbene, nonostante questo il Molteni non si è astenuto da questo ragionamento: i governi della sinistra (peraltro c’erano pure Silvio Berlusconi e Angelino Alfano) hanno approvato i decreti “svuota-carcere” invece di controllare chi fregava sul Mose.

E qui sta l’inganno pelosissimo e inaccettabile. A parte il fatto che la Lega governa solo dal 1995 la Regione Veneto, con Giancarlo Galan prima e Luca Zaia poi. Ma è soprattutto il carcere a essere lontano anni-luce. Ammesso che il quadro accusatorio si riveli fondato, e cioè che gli indagati siano effettivamente condannati, i corruttori del “sistema-Mose” saranno quelli che il carcere non lo faranno. O ne faranno pochissimo. Se vogliamo essere onesti, la galera rimane un grande apparato discriminante per censo e costumi sociali: non ci si trovano i “colletti bianchi” (o molto pochi), mentre è pieno di immigrati e tossicodipendenti (insieme, il 65% del totale a febbraio 2014). E detenuti in attesa di giudizio. Tutti quelli che non possono pagarsi un bravo avvocato o a cui la società non sa dare altre risposte.

E guardando Molteni, ho pensato: almeno ridatece il grandissimo Eraldo Isidori, il mitico parlamentare leghista che così si espresse in Aula, in un video che divenne virale: “Il carcere è un penitenziario… non è un villaggio di vaganza… si deve scontare la sua pena perscritta… che gli aspetta… lo sapeva prima fare il reato… io ritengo come Lega… di non uscire prima della sua pena erogata, grazie”.

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