Non c’è più tempo da perdere, a gennaio assemblea sul futuro di Roma

Non c’è più tempo da perdere, a gennaio assemblea sul futuro di Roma

Non c’è più tempo da perdere! Abbiamo il dovere di lavorare fin da subito per il futuro di Roma.

Ieri Virginia Raggi è stata assolta, e questo è un bene per la città, per le romane e i romani. Non è solo una considerazione improntata a superficiale garantismo: non era e non è giusto auspicare che la sindaca della Capitale d’Italia venga condannata in sede giudiziaria. La questione riguarda il fondamento stesso dell’essere “capitale”: la dignità e il prestigio indispensabili a esercitare questa funzione.

Da oggi il centro-sinistra deve dunque lavorare nel modo più proficuo per costruire una prospettiva credibile di governo nei prossimi cinque anni. Dobbiamo impegnarci per sconfiggere politicamente questa amministrazione fallimentare, elaborando un programma ambizioso e definendo una squadra all’altezza di realizzarlo. Da questo punto di vista, non possiamo neanche banalizzare le dichiarazioni della sindaca Virginia Raggi ieri all’uscita del tribunale: i rappresentanti di Roma in parlamento devono battersi in queste ore perché la Legge di Bilancio non si riveli un colpo mortale alle esigenze e alle speranze dei romani.

Dopo la sentenza sono intervenuti vari esponenti del Pd cittadino. Personalmente, concordo con la road map tracciata (se ho ben capito): metà febbraio come termine per presentare le candidature alle primarie, fine marzo o inizio aprile come prima data utile per svolgere effettivamente questa consultazione popolare. Mi sembra una prospettiva realistica, anche rispetto alla diffusione del Coronavirus, alla distribuzione dei vaccini e al tempo necessario per immaginare eventuali forme di votazione virtuale.

É il momento di impegnarsi strada per strada, quartiere per quartiere, categoria per categoria, e cominciare a combattere la destra minacciosa oltre a un’ipotesi di Raggi-bis. Per questo mi permetto di aggiungere una proposta operativa: organizziamo una grande assemblea programmatica (virtuale) in gennaio, in cui chi ha annunciato di voler correre alle primarie come il sottoscritto, ma anche molte altre personalità e organizzazioni della città, possa presentare la sua visione di Roma di qui ai prossimi dieci anni, e discuterne con militanti politici, forze sociali, categorie, sindacati, imprenditori e persone comuni.

Partirei da due grandi sfide: la riforma istituzionale e amministrativa della Capitale, e un progetto serio per spendere bene, anche a Roma, le risorse europee garantite dal Recovery Fund.

Non perdiamo tempo. Abbiamo una grande occasione e una grande responsabilità: se non la cogliamo saremo considerati dai romani, giustamente, colpevoli di un ennesimo fallimento annunciato.

Non c’è più tempo da perdere.

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